venerdì 18 ottobre 2013

La calma sospetta di quando sembra funzionare

Perchè ora, per ora, sembra proprio funzionare... Lei lo guarda con amore, è proprio il caso di dire, fraterno. Ha smesso ormai da tempo di mostrare insofferenza verso quei momenti in cui io sono senza scampo dedicata a lui. Averli ridotti al minimo e sdrammatizzati al massimo pare abbia funzionato. Gli parla piano piano; se lo coccola senza più quell'irruenza che forse mascherava anche un po' di rabbia.
Ero pronta al peggio, memore soprattutto del tempo in cui tessevo piani criminosi alle spalle di mio fratello appena nato. Non ricordo che mi abbia mai ispirato molta tenerezza. Anzi, in tutta onestà ricordo bene di averlo cordialmente detestato. Sarà l'orgoglio di essere guardata sempre come una divinità, che lui attende speranzoso e accoglie ogni volta con sguardo adorante e meravigliato; sarà il fatto che ormai era l'unica tra i suoi amici a non avere un fratellino; come che sia, semplicemente, temevo peggio.

Certo, le scenate, matte e disperatissime, non mancano. Soprattutto non sono mancate quest'estate, quando per la prima volta le attenzioni di amici e nonni in patria sono state condivise. Il giorno in cui mi ha allagato il bagno, di proposito e con intenzione, si è toccato il fondo più nero. Ma oggi sono poche, isolate, e incredibilmente gestibili. Soprattutto non includono più istinti distruttivi.
Uno più uno, in tema di figli, fa moooolto più di due; è indubbio. Fa molto più di due quando orari e necessità devono incastrarsi con perfezione meccanica per evitare il collasso del sistema (nello specifico  rappresentato dalla sottoscritta), in particolare al mattino quando si esce di casa e la sera tra la cena e la nanna. Ma fa molto più di due anche quando ci si guarda dentro, e si scopre che quella pazienza e quell'amore con cui pensavamo di avere dato il massimo assoluto umanamente raggiungibile, in realtà, guarda un po', poteva ancora espandersi un pochino. Ti fanno sentire infinita; delirio di onnipotenza affettiva di cui fare tesoro per i giorni di calo di autostima.

Non so se definirlo colpo di c**o o colpo di genio, in ogni caso quello definitivo e portante di tutto il sistema è stato l'investimento in un'ora di tata al giorno: quell'ora a cavallo dell'uscita da scuola. Perchè fuori da scuola trovi me tutta per lei. Non è solo il lusso della mia comodità, che certo mi risparmio corse con quell'altro che se la dorme praticamente fino al suono della campanella, ma è soprattutto la chiave che smussa gli spigoli della sua stanchezza di fine giornata. Quegli spigoli che, lo sappiamo tutti bene, diventano gatti a nove code scatenati contro di noi.
La mia presenza totale, quando saluta la maestra con la formalissima stretta di mano britannica, si è rivelata magica. Quel quarto d'ora di passeggiata al suo ritmo, senza le inevitabili attenzioni da accordare a un passeggino, ci riallaccia e la rilassa proprio in quel momento della giornata in cui se invece qualcosa va storto andrà storto molto a lungo. Lei torna a casa felice di tornarci e persino di ritrovare lui; gli ha perdonato di aver passato tutta la mattina con me, cosa che all'inizio la faceva infuriare.

Avere due figli "è tutto un equilibrio sopra la follia": quei rari periodi in cui l'equilibrio sembrerebbe (il condizionale è d'obbligo) funzionare quasi serenamente hanno qualcosa di magico davvero. E di molto sospetto, dato che notoriamente non durano mai a lungo.


6 commenti:

  1. Ricordami ti prego la differenza di età perché io ho un bimbo di tre anni poco più e una bimba di cinque mesi, ed anche se voglio credere che si stia adattando, l'affetto irruente di cui parli, e' di casa ed a volte anche capricci ingestibili e regressioni pesanti!

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    1. Qui la differenza è di 5 anni, ma quello che descrivi c'è stato in abbondanza lo stesso...
      Ci vuole davvero tanta pazienza e sforzarsi di trovare i momenti e i luoghi adatti per fargli sfogare quella frustrazione che in fondo è inevitabile. Le regressioni sono davvero una sfida, perchè, almeno a me, innervosiscono da morire. Se però si riesce a farle passare in silenzio senza darci troppo peso in effetti sfumano più in fretta... Sì ma che fatica...!

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  2. Quella della tata è indubbiamente una grande idea: probabilmente il sentire che sei tutta per lei in un tempo che, anche se limitato è di grande qualità, la aiuterà di certo!

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  3. "delirio di onnipotenza affettiva "
    Mi piace! E buona l'idea della tata , ci sono lussi che magari si fanno anche sacrifici per averli, ma si scelgono col cuore e risolvono certe situazioni altrimenti difficilerrime.
    Brava!
    Qui stiamo pensando di passare dal nido alla tata. Non penserò ad altro per I prossimi giorni...

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  4. "un equilibrio sopra la follia": definizione perfetta! Goditi questo momento fino in fondo!

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  5. La quiete delle buone scelte magari non dura in eterno ma crea un buon precedente, comprendere i propri bambini (diciamo almeno in una buona percentuale) sì merita davvero un po' di "onnipotenza affettiva" :)

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