mercoledì 21 marzo 2012

Lo scocciante fatto che tutti dobbiamo morire (spiegato a mia figlia?!?) #2


da Andy Riley, "Il libro dei coniglietti suicidi", Mondadori


La domanda è arrivata: precisa e puntuale, semplice e diretta, lasciando intendere molto chiaramente che la risposta doveva esserlo altrettanto. E questa volta ero pronta.
E con semplicità le ho detto che tutte le cose vive, come noi, come gli animali, ma anche come gli alberi, nascono, vivono e poi muoiono, che significa che il corpo smette di funzionare e si ferma.
"Ma si deve essere molto vecchi vero mamma, noi giovani non moriamo mica!"
Qui ti volevo! Qui mi aspettavi, lo sapevo. Che dirti, che possiamo sparire da un momento all'altro? Direi di no. Che non è possibile? Ancora, direi di no. E allora piazziamola nel mezzo una certezza semplice: la cosa normale è morire perché si è molto anziani, ma ci sono cose, (generalmente) evitabili con un po' di attenzione, che possono fare talmente male al corpo da non farlo funzionare più.
"E non si torna più?"
No, in effetti non si torna più. Ma è quello che lasciamo dietro di noi che conta: le cose belle e buone che abbiamo fatto, le persone a cui abbiamo voluto bene. Qualcuno, le ho detto, la chiama 'anima' questa cosa che non si vede ma che fa sì che la nostra vita sia fatta da molte e splendide altre cose accanto al mangiare e al dormire.
"Ho capito: il corpo è uno scivolo per l'anima".

Uno scivolo, a 4 anni, è luogo piuttosto suggestivo, divertente e un po' sfidante.
Mi piace immaginarla lì così la mia parte spirituale, nel sole di un pomeriggio sereno, come quell'altra mia piccola anima che con coraggio ed emozione l'anno scorso faceva le sue prime evoluzioni su uno scivolo:

12 commenti:

  1. anch'io.
    sei stata proprio brava, Why.

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  2. Bella l'immagine dello scivolo...se pensi anche alle scale e alle salite che il corpo compie per far scivolare l'anima...

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  3. A quatto anni solamente? Accidenti sembra una massima di un saggio . Bravissima, lo sapevo che i bambini spesso arrivano meglio di noi al nocciolo delle questioni. Certe volte dovremmo avere l'umiltà di farci bambini per vedere le cose nel giusto verso. Parola di nonno.

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  4. Bravissime a tutte e due, direi che la faccenda ora è risolta, spero di essere altrettanto capace quando sarà il mio turno

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  5. sai, io ho affrontato questo argomento quando il mio cucciolone Ivan era piccolissimo, neppure un anno e mezzo aveva.. forse perchè spesso gli nominavo nonnaG, che poi sarebbe mia madre, che non c'è più e che lui non ha mai conosciuto. E allora nel racconto ci è entrato il Cielo, e il fatto che Lei continui a guardarci da lì.
    Quando poi lo scorso anno è venuta a mancare mia nonna, lui ci ha pensato un pò su, e ha detto che mia nonna ora era in Cielo, ed era diventata una bambina.. e che un giorno quella bambina sarebbe arrivata nella mia pancia..
    ..a ripensarci ancora mi si inumidiscono gli occhi..

    comunque, l'immagine dello scivolo per l'anima è molto poetica :-)

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  6. Chissà cosa si inventerà Nanetta, quando affronteremo l'argomento...spero che abbia il candore e la positività della tua piccola.

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  7. Hai commosso anche me... un abbraccio!!!!!!

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  8. L'immagine dello scivolo per l'anima è meravigliosa. :)
    I bimbi ci stupiscono e ci arricchiscono sempre.

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  9. In caso di bisogno.. me la rivendo

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  10. i bambini sono poeti dentro.... uno scivolo per l'anima :)

    ecco la domanda più imbarazzante di "mamma come nascono i bambini"

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